domenica 30 settembre 2007

Parlez-vous français?

Poiché la nostra era una sezione sperimentale, oltre al francese, che studiavamo dalle medie, al liceo abbiamo imparato anche l'inglese, del quale non si può più fare a meno.
Studiare due lingue è stato senza dubbio un vantaggio, ma a volte è capitato che generasse una certa confusione:


Prof di Inglese: Are you sure of what you are saying?
Alunna: Oui.


A forza di parlare in francese sul lavoro, al prof di Francese succedeva spesso di intercalare nei suoi discorsi in italiano qualche caratteristica della sua seconda lingua. Ecco alcuni esempi: «dictionario», «compreensione», «pantagrüelico», «ti vuole donnare...», «Sto per lejere une légende», «Hai capito alors?», «Cosa hai fatto? Sei bronzata?».
Gli capitava anche di impappinarsi quando faceva le domande in francese, tipo «Dites-moi l'infinitif du verbe vendre» (ma è "vendre", no?) o «Qu'est-ce que signifie pantagruelesque... pantagrueliste... pantagruelique?»
Questo invece è quello che succedeva quando il prof si avventurava in argomenti a lui poco familiari: «Il cervo ruggì... o barrì?» (si dice "bramì"), «Farmaci onomatopeici» (omeopatici?), «L'optometria riguarda il movimento, se non sbaglio» (veramente ha a che fare con la vista), «Il climaterio è quello che può essere per l'uomo la menopausa».

Quando noi studenti facevamo le traduzioni dal francese in italiano, confidando nella similitudine tra le due lingue neolatine, facevamo di tutto pur di non mettere mano al dizionario: a volte si inventavano anche delle parole nuove. Lo dimostra il seguente elenco.


chevaux = capelli
élèves = elevi
farouche = farucco
fricassée = frittata
muletier = mulo
orphelin = orfelino
pieusement = piosamente
romanesque = romanesco
sorcier = sorcio


Analogamente, traducendo dall'italiano in francese, anziché consultare il dizionario preferivamo dar libero sfogo alla fantasia. Avvertenza: se vi esprimete così quando andate in vacanza in Francia, c'è il rischio che vi ridano in faccia (o, nella migliore delle ipotesi, che facciano finta di non capire anche se probabilmente hanno capito benissimo).


allontanarsi = s'allontaner
al primo posto = au prime poste
fino alla riga = fin à la rigue
lamentarsi = se lagner


Viceversa, in qualche caso l'uso del dizionario ti si può ritorcere contro.


egli conserva vecchie foto = il confiture de vieilles photos (peccato che qui "conserva" fosse verbo e non sostantivo)
un muro spesso = un mur souvent (analogamente, qui "spesso" era aggettivo e non avverbio)
impiegato = plein de plaies (l'interessata aveva letto "impiagato")


Inoltre una mia compagna, con la stessa inattaccabile logica con cui una volta aveva affermato «Se non è vero, perché dovrebbe essere vero?», ha dedotto «Se "frapper" significa bussare, allora "frappé" significa bussato!».

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