domenica 30 settembre 2007

Lo sposo non ha potuto dire sì

Ieri, nel reparto di rianimazione dell'ospedale militare del Celio, l'agente del Sismi Lorenzo D'Auria, in coma irreversibile dopo essere rimasto ferito in Afghanistan, è stato unito in matrimonio in articulo mortis alla compagna Francesca, dalla quale aveva già avuto tre figli. In questo modo la sposa avrà diritto alla pensione. I due, che desideravano da tempo sposarsi, erano sempre stati costretti a rimandare a causa degli impegni di lui.
Questa notizia mi ha colpita moltissimo. Il fatto che molta gente sfrutti il diritto canonico per ottenere vantaggi economici mi piace poco, ma il caso in questione mi pare ben diverso da quello di tante vedove che si risposano in chiesa senza effetti civili, in modo da continuare a percepire la pensione del marito defunto. Anzi, sono molto vicina alla signora Francesca, per la quale quello che avrebbe dovuto essere il giorno più bello della sua vita si è rivelato, date le circostanze, uno dei più tristi.

2 commenti:

  1. ... a suo tristissimo modo, un esempio di quanto il tempo non sia tutto e di come certe cose sentite non vadano mai rinviate. Non sapevo della notizia, ti ringrazio per l'enorme sensibilità con cui l'ho potuta apprendere.

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