sabato 29 settembre 2007

Distrazioni al volante

Prendo spunto da una notizia di ieri per inaugurare la nuova categoria al volante, nella quale parlerò ogni tanto di macchine, di codice della strada e di comportamenti degli automobilisti. Sotto certi aspetti la penso proprio come l'automobilista perennemente inc***ato, personaggio riproposto ieri sera a Zelig da Gioele Dix!
Come si può leggere qui, il nuovo codice della strada approvato in Gran Bretagna vieta di fumare mentre si guida. Per quanto mi riguarda, sono assolutamente d'accordo. No, non c'entra la mia avversione per il fumo, della quale ho parlato qui; normalmente direi che ognuno è libero di fare quello che gli pare, dentro la propria auto... ma più di una volta ho notato guidatori visibilmente distratti dalla sigaretta che stavano fumando. Mi piacerebbe che la stessa norma entrasse in vigore anche in Italia, ma chissà se questo succederà mai.
Già che ci sono, parlerò anche dell'usanza di telefonare mentre si è al volante. A differenza del fumo, questo comportamento è esplicitamente vietato anche in Italia, ma non mi è mai capitato di vedere qualcuno che venisse sanzionato per averlo messo in pratica. Invece mi succede continuamente di notare automobilisti che attraversano gli incroci con la massima nonchalance mentre parlano al telefonino, spesso senza rispettare le precedenze.
Personalmente proporrei l'introduzione di incentivi per l'acquisto di auricolari e kit vivavoce da tenere in macchina, in modo da avere almeno le mani libere. C'è chi afferma che l'utilizzo di quei dispositivi non elimina il rischio, perché se il guidatore intraprende una conversazione animata si distrae comunque. Ma allora bisognerebbe anche vietare ai passeggeri di parlare al conducente, come sull'autobus... Non mi sembra un'ipotesi praticabile.
Il fatto che l'utilizzo del cellulare alla guida rappresenti una distrazione notevole non è solo una mia impressione: quest'estate l'autista dell'autobus su cui viaggiavo, impegnato com'era in un discussione al cellulare, ha sbagliato clamorosamente strada e se ne è accorto solamente quando un passeggero gliel'ha fatto notare.
Purtroppo buona parte della popolazione è diventata telefonino-dipendente; dico "purtroppo" perché le dipendenze non sono mai una buona cosa. Oramai neanche in biblioteca ci si salva più: ho visto ragazze rispondere al cellulare, al quale avevano "casualmente" dimenticato di disattivare la suoneria, e mettersi a parlare a voce bassa ma non troppo nella sala di lettura in barba alle scritte "Silenzio", anziché affrettarsi ad uscire per evitare di dare fastidio a chi stava studiando.
Prima delle ferie estive un signore ha chiesto ad una persona che conosco dove sarebbe andato in vacanza. "Da nessuna parte", ha risposto lui, "non ho i soldi". "E ci credo", avrei voluto intervenire io, "li spendi tutti in traffico telefonico!". Finora l'ho visto tre o quattro volte, ed una buona metà del tempo lui l'ha trascorsa parlando al cellulare!

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