giovedì 26 luglio 2007

Tris di donne

Qualche considerazione su alcune delle protagoniste del numero 29 di "Chi".
La copertina è dedicata ad Antonella Clerici, la quale difende a spada tratta la sua storia d'amore, sostenendo che le critiche ricevute sono dovute soltanto al fatto di aver scelto un compagno più giovane di lei, oltre che con la pelle scura (il che personalmente non mi scandalizza affatto). Riguardo alle contestazioni sul fatto di aver voluto il giovane nel suo staff, comunque, non mi è sembrato che le spiegazioni della conduttrice siano state molto convincenti. Insomma, i dubbi sul fatto che l'ex animatore turistico possieda davvero le competenze per ricoprire al meglio il ruolo di autore, sia pur con un contratto da stagista, rimangono. Questa lettera in cui mi sono imbattuta fornisce un quadro piuttosto chiaro della situazione.
Alla semisconosciuta showgirl Nina Senicar, che sembra avere un feeling "molto particolare" con Ezio Greggio, è dedicato un articolo corredato da sue foto in pose provocanti. La ventiduenne serba sta per laurearsi in Economia Internazionale e Management alla Bocconi con una tesi nientepopodimenoché su Paris Hilton. Se parlassimo di una laurea in Scienze della Comunicazione, potrei anche capire, ma... questo fatto, dopo la laurea conseguita sempre alla Bocconi da Sara Tommasi (la quale afferma di sfruttare il proprio titolo di studio nella gestione della propria carriera), mi fa sospettare che, in ambito economico, l'università milanese abbia perso un po' del prestigio che aveva quando ero ragazzina. Attendo smentite da parte di qualche bocconiano!
Come ho già accennato in questo post, non sono una grande fan di Cristina Chiabotto: non soltanto il suo timbro di voce mi dà sui nervi, ma ho l'impressione che tutta la sua apparente spigliatezza, in assenza di un copione ben delineato, andrebbe in fumo. La mia attenzione è stata attratta dalle domande finali della sua intervista (che ammetto di non aver letto per intero):
Domanda: Sandro Veronesi o Andrea De Carlo?
Risposta: Mai letto nulla di loro.
(E vabbe', neanch'io ho letto nulla del primo, e del secondo solamente "Due di due")
Domanda: Che cosa legge?
Risposta: Adesso sto finendo Scusa ma ti chiamo amore di Federico Moccia.
(Evviva la sincerità. Se mai qualcuno volesse intervistarmi e mi chiedesse se ho letto Tre metri sopra il cielo, io negherei ad ogni costo di aver dedicato il mio tempo a un libro di quell'uomo! )

2 commenti:

  1. a me De Carlo piace molto
    anche se forse nulla è all'altezza di "Due di due".
    Io sono tra le tante che hanno amato Guido Laremi, o il suo spirito.

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  2. Devo ammettere che quel libro me lo ricordo poco... Mi hai fatto venire voglia di rileggerlo!

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