mercoledì 4 aprile 2007

Juventinità

Chi mi conosce sa che sono sempre stata juventina... e lo sono tuttora, oggi più che mai! In questi ultimi giorni la mia "juventinità" ha subìto un ulteriore incremento.
Volendomi sforzare di trovare un lato positivo anche in una vicenda che di positivo non avrebbe proprio niente, posso dire che lo scandalo di Calciopoli mi ha permesso di tornare allo stadio Adriatico di Pescara a vedere la Juve, come feci l'ultima volta nel lontano 1993, quando la Juve fu sorprendentemente battuta nientepopodimenoché 5 a 1 da un Pescara già matematicamente retrocesso in serie B.
Ma andiamo con ordine (cronologico).
La sera di venerdì 30 sono andata al cinema-teatro Massimo ad assistere alla "festa bianconera". La serata avrebbe dovuto cominciare alle 19, invece ci hanno fatti entrare in sala verso le 19.30 (non senza un notevole spintonamento) e, mentre attendevamo l'inizio della festa, venivano diffusi a mo' di sottofondo gli inni della Juve; non sapevo che ne avesse più d'uno!
Verso le 20 si è cominciato mostrando alcuni filmati, tra cui uno con i gol realizzati dalla Juve in questa stagione, inframmezzati da tre (dico tre) spot identici di Juventus Channel. Poi sono saliti sul palco i responsabili degli Juventus Club di Abruzzo e Marche ed altre persone di cui mi è sfuggito il ruolo. Gli unici a beccarsi un applauso, anzi un'ovazione, sono stati un tizio che ha detto "La faccio breve, tanto credo di non essere io il pezzo forte della serata" e soprattutto un altro che ha sventolato un cartello con la scritta "Per noi saranno sempre 29" (gli scudetti). A quel punto è partito l'inno "Siamo noi, siamo noi, i campioni dell'Italia siamo noi!" , a cui mi sono unita senza esitare (eh sì, l'importante è crederci! )... per non parlare dei saltelli che hanno accompagnato il coro "Chi non salta interista è" (da un anno a questa parte gli juventini hanno sviluppato uno spiccato anti-interismo... chissà perché! ).
Alla fine è arrivato il preannunciato pezzo forte: i rappresentanti della società bianconera! C'erano:
  • Il presidente Giovanni Cobolli Gigli, un uomo che mi ispira un'idea di fiducia e, perché no?, simpatia.
  • Il team manager Gianluca Pessotto, detto "Pessottino" da noi che gli vogliamo bene. Mi ha fatto tanto piacere vederlo così in forma a meno di un anno dal suo incidente.
  • Il giocatore Federico Balzaretti, che ovviamente avevo sentito nominare... ma, siccome guardo le partite molto di rado, non avevo idea né di che faccia avesse né in che ruolo giocasse. Beh, ora lo so che è difensore!
  • Il super special guest Gigi Buffon! Il fatto che si sia degnato di presenziare mi ha favorevolmente sorpresa; me lo sarei aspettato di più dal mio idolo Alex Del Piero (che peraltro durante la partita del giorno dopo ha inspiegabilmente dimenticato il suo proverbiale stile e fair play commettendo un fallo da ammonizione, litigando con l'arbitro e poi addirittura con un carabiniere, pare). Più volte la platea si è rivolta a Buffon al grido di "Resta con noi!". Devo dire che il nostro portierone, visto da vicino (sarò stata a 10-15 metri), ha una fisicità notevole, oltre ad essere sempre sorridente e disponibile... tanto che gli ho perdonato pure il modo in cui porta i capelli ed il fidanzamento con la Seredova!

A questo punto è iniziato l'assalto per gli autografi, a cui mi sono sottratta perché, non avendo nessun gadget particolare da farmi autografare, mi sono detta "Che me ne faccio di uno scarabocchio indecifrabile su un foglietto?" (soltanto dopo ho scoperto che quello di Buffon era persino leggibile). Mi sono limitata a scattare qualche istantanea con quella schifezza del mio fotofonino, dalle cui foto gli oggetti immortalati sembrano molto più distanti di quanto non siano in realtà, ed in più non c'è neanche lo zoom; ciò mi ha costretta ad avvicinarmi al gruppetto armato di fotocamere e telefonini che stazionava sotto il palco, brandendo il cellulare con il braccio teso con aria vagamente minacciosa!
Sabato 31 invece sono stata alla partita, che come si sa è stata vinta dalla Juve 1 a 0; ci sarebbe potuto stare anche un pareggio, ma non a reti inviolate: come dice la canzone di Elio e le Storie Tese, "la gente vuole il gol"! Per inciso, dopo che ho superato i famosi tornelli, un sorvegliante mi ha chiesto di dare un'occhiata alla mia solita borsona a tracolla, ed io ho tirato fuori due o tre cose prima che mi dicesse che poteva bastare. Probabilmente chi mi conosce potrebbe confermare che non ho certo l'aria di una che porta allo stadio "oggetti atti a offendere", men che meno con l'intenzione di usarli... Ma vabbe', è la prassi!
Ho preferito andare nella curva bianconera, non solo perché sono più tifosa della Juve che del Pescara (che comunque mi dispiace eccome, se retrocede), ma anche perché sapevo che lì avrei potuto esultare liberamente per la prevedibile (ma non così scontata, alla fine) vittoria della squadra ospite senza rischiare il linciaggio! Peccato che la visuale dalla curva sud fosse pessima; all'inizio stavo proprio al centro, dietro la porta di Buffon, e da lì non potevo apprezzare per niente le verticalizzazioni (si chiamano così, o sbaglio?). Quando mi sono spostata un po' di lato la situazione è migliorata, ma non capivo granché lo stesso, a parte il fatto che Nedved, per usare un'espressione propria dei cronisti sportivi, "s'è magnato" diversi gol (nota: Nedved con la sua fluente chioma bionda è uno dei pochi giocatori ben riconoscibili a distanza... Avrei voluto chiedergli che shampoo usa!). Mi sarebbe stata utile una radiocronaca per rendermi bene conto di ciò che succedeva; lo speaker dello stadio annunciava solamente le sostituzioni, ed in più... sarebbe proprio il caso che chi di dovere mettesse in funzione il tabellone, almeno per indicare i gol, i minuti di gioco, le formazioni, gli ammoniti! Meno male che dietro di me c'era uno che commentava le fasi di gioco salienti, in maniera assolutamente di parte ma efficace.
Il bello di assistere ad una partita allo stadio anziché in televisione è sicuramente l'atmosfera: fa un certo effetto essere circondati da centinaia di tifosi che perdono ogni obiettività nel perseguire la loro fede calcistica, ed intonano cori in continuazione... Non sapevo che ne esistessero così tanti: ci sono cori da stadio basati sulla musica di "Montagne verdi", "Yellow submarine", "Ricominciamo", "Guantanamera", "L'uva fogarina" e perfino "Hello Spank"!
Per oggi è tutto...

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